Alphonse Mucha (prima parte) – di Costantino Piazza

Riconoscere gli artisti più significativi di una specifica corrente artistica non è cosa semplice, sia perché i loro percorsi si accostano a varie correnti, sia perché spesso le ideologie abbracciano varie discipline artistiche.

Byzantine head the blonde, 1897

Alphonse Mucha

Nel caso di Alphonse Mucha (1860-1939), il problema non sussiste, perché quando parliamo di Art Nouveau non si può prescindere di evidenziare il grande contributo che questo artista ha dato come pittore, scultore. Scenografo e pubblicitario. 

Nasce in una famiglia umile, ma rivela subito una grande vocazione artistica e una predisposizione al canto che già a soli 11 anni canta nel coro della cattedrale di Brno. Era molto religioso e affascinato da tutto ciò che lo circondava, dalla maestosità della Cattedrale, dell’odore dell’incenso e dal suono delle campane. Aveva anche uno spirito patriottico.

A 18 anni voleva iscriversi all’accademia di Belle Arti di Praga, ma non fu ammesso e allora si trasferisce a Vienna che all’epoca era capitale di un impero con edifici monumentali, eleganti, con vari stili che andavano dal Gotico al Barocco, dal Rinascimentale al Neoclassico. Vienna era una metropoli in grande fermento e li partecipa attivamente alla sua intensa e vivace vita culturale.

Byzantine head the brunette, 1897

Alphonse Mucha

Dopo due anni, però, dovette abbandonarla perché rimase senza lavoro a causa di un devastante incendio che mise in ginocchio la compagnia per cui lavorava e fu costretto a trasferirsi in una cittadina della Moravia dove ottiene un buon successo come ritrattista destando l’attenzione del Conte Belasi che diventerà il suo mecenate e gli consentirà di sviluppare le sue inclinazioni artistiche.
Tramite la sua influenza riesce ad entrare all’accademia delle Belle Arti di Monaco di Baviera e a realizzare molti disegni pubblicitari. Sentendosi maturato artisticamente decide di proseguire gli studi nella prestigiosa Accademia Julien di Parigi. Si inserisce in una comunità Boema e instaura amicizie molto inserite nel contesto parigina come Gauguin, Paul Claudel, Collin e si innamora anche dell’Arte giapponese.

A questo punto, si rende conto che la sua sopravvivenza era troppo legata agli aiuti finanziari del Conte e decide di lavorare come illustratore per diverse riviste francesi. Il suo talento fu subito riconosciuto e gli arrivarono importanti commissioni che gli permisero di raggiungere un notevole benessere economico e una ampia autonomia operativa.

(Continua l’11 ottobre 2021)

Luchon, 1895

Alphonse Mucha

Biscuits Champagne Lefèvre Utile, 1896

Alphonse Mucha

Amants, 1895

Alphonse Mucha

The autumn,1896

Alphonse Mucha

Spring, 1896

Alphonse Mucha


Costantino Piazza (in arte Kostia) è nato a Palermo nel 1953. Nel 1966 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con importanti realtà delle arti figurative e della Cultura. Nel 1984 gli viene affidata la responsabilità delle attività culturali del Circolo “A. Gramsci”. L’anno successivo fonda il gruppo “Arteinsieme”, del quale sarà il presidente, realizzando mostre, convegni, dibattiti sull’arte ed altre iniziative culturali con l’intervento di personalità di primo piano tra I quali: Raffaele De Grada, Carlo Arturo Quintavale, Enzo Tiezzi, Luciana Castellina, Ludovico Geymonat, Gianni Minà, Concetto Pozzati, Vittorio Cavicchioni. Dal 1987 al 1995 svolge l’attività di grafico professionale e serigrafo. Ha esposto le sue opere in moltissime collettive e personali, fiere di settore. Ha realizzato copertine di libri, manifesti culturali per enti pubblici e associazioni e intervenuto in trasmissioni televisive di emittenti private. Nel 2006 apre la sua prima galleria “Artekostia” Nel 2009 è l’ideatore del progetto “Onlyart” che avrà all’attivo interessanti mostre e collaborazioni ad eventi. Nel 2010 apre un nuovo e più ampio spazio espositivo “Costantino Piazza Arte Contemporanea” con esposizioni di grande rilievo artistico e con la partecipazione di opere di artisti storicizzati. Cura, inoltre, un ciclo di 9 conferenze relazionate da docenti di Accademie nazionali e professionisti di settore. Nel 2011 partecipa alla mostra “In transito” a Marburg in Germania. Dal 2013 scrive articoli sull’arte, monografie su artisti storicizzati, critiche per giovani artisti, presenta eventi e reading poetici. Nel 2014 espone al centro congressi Princess Grace, ad Art fair Rotterdham e all’expo di Pesaro dove riceve il premio speciale della critica. Nel 2015 espone al Carrousel du Louvre di Parigi. Ha avuto recensioni in testate giornalistiche, riviste di settore sia cartacee che virtuali. Hanno scritto di lui, Beatrice Menozzi, Secondo Malaguti, Chiara Serri, Giuseppe Berti, Edoardo Di Mauro. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2016 opera artisticamente nel suo atelier con esposizione permanente ad Albinea (RE).


In copertina particolare di “Vase of Flowers” (1916) by Odilon Redon

One Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *