Gustav Klimt (prima parte) – di Costantino Piazza

Differentemente da Alphonse Mucha, che è l’artista più rappresentativo dell’Art Nouveau, Gustav Klimt è da collegare anche al Simbolismo, al Neoclassicismo e ai Preraffaelliti. Può essere annoverato anche ai Modernisti soprattutto perché è il fondatore della “Secessione viennese”, la versione austriaca dell’Art Nouveau francese. Klimt, inoltre, è stato influenzato sia dagli Impressionisti che dai mosaicisti bizantini.

Fable, 1883

Gustav Klimt

L’artista nasce in un sobborgo di Vienna da padre orafo e madre molto colta, appassionata di musica lirica. A 14 anni frequenta la scuola di arti e mestieri d’Austria, dove impara diverse discipline artistiche. 
Attraverso l’uso di svariate tecniche artistiche e di materiali delle arti applicate, conduce i pochi elementi figurativi in una dimensione di pura decorazione, l’aspetto principale che lo accosta al modernismo. Queste conoscenze, unite ad una grande originalità ed eleganza realizzativa, gli consentono di ricevere importanti commissioni di decorazione per cortili e palazzi storici. 

Allegory of Sculpture, 1889

Gustav Klimt

Junius, 1896

Gustav Klimt

A soli 26 anni l’Imperatore Francesco Giuseppe gli dà una benemerenza e le Università di Monaco di Baviera e di Vienna lo nominano membro onorario. 
Nel 1897 partecipa alla nascita dell’Unione degli artisti figurativi d’Austria denominata Wiener Sezession di cui sarà il presidente fino al 1903. 
Nello stesso anno in un viaggio in Italia visita Ravenna e rimane affascinato dai mosaici bizantini. Nelle nuove opere lo sfondo d’oro indica chiaramente una collocazione fuori dal tempo e dallo spazio. Klimt va oltre la mera rappresentazione naturalistica e i suoi “sfondi” cercano il senso simbolico dell’arte. Una scelta estetica che influenzerà enormemente gli esponenti dell’Art Nouveau e gli artisti della Der Blaue Reiter (Il Cavaliere azzurro) che la percepiscono come un’anticipazione delle loro ricerche astratte.

(Continua l’8 novembre)

Two Girls With An Oleander, 1890

Gustav Klimt

Portrait of Helene Klimt, 1898

Gustav Klimt

Judith and the Head of Holofernes, 1901

Gustav Klimt

Poster for the First Art Exhibition of the Secession Art Movement, 1898

Gustav Klimt

The Beethoven Frieze: The Longing for Happiness Finds Repose in Poetry. Right wall, 1902

Gustav Klimt

The Golden Knight, 1903

Gustav Klimt

Nuda Veritas, 1899

Gustav Klimt

Gustav Klimt


Costantino Piazza (in arte Kostia) è nato a Palermo nel 1953. Nel 1966 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con importanti realtà delle arti figurative e della Cultura. Nel 1984 gli viene affidata la responsabilità delle attività culturali del Circolo “A. Gramsci”. L’anno successivo fonda il gruppo “Arteinsieme”, del quale sarà il presidente, realizzando mostre, convegni, dibattiti sull’arte ed altre iniziative culturali con l’intervento di personalità di primo piano tra I quali: Raffaele De Grada, Carlo Arturo Quintavale, Enzo Tiezzi, Luciana Castellina, Ludovico Geymonat, Gianni Minà, Concetto Pozzati, Vittorio Cavicchioni. Dal 1987 al 1995 svolge l’attività di grafico professionale e serigrafo. Ha esposto le sue opere in moltissime collettive e personali, fiere di settore. Ha realizzato copertine di libri, manifesti culturali per enti pubblici e associazioni e intervenuto in trasmissioni televisive di emittenti private. Nel 2006 apre la sua prima galleria “Artekostia” Nel 2009 è l’ideatore del progetto “Onlyart” che avrà all’attivo interessanti mostre e collaborazioni ad eventi. Nel 2010 apre un nuovo e più ampio spazio espositivo “Costantino Piazza Arte Contemporanea” con esposizioni di grande rilievo artistico e con la partecipazione di opere di artisti storicizzati. Cura, inoltre, un ciclo di 9 conferenze relazionate da docenti di Accademie nazionali e professionisti di settore. Nel 2011 partecipa alla mostra “In transito” a Marburg in Germania. Dal 2013 scrive articoli sull’arte, monografie su artisti storicizzati, critiche per giovani artisti, presenta eventi e reading poetici. Nel 2014 espone al centro congressi Princess Grace, ad Art fair Rotterdham e all’expo di Pesaro dove riceve il premio speciale della critica. Nel 2015 espone al Carrousel du Louvre di Parigi. Ha avuto recensioni in testate giornalistiche, riviste di settore sia cartacee che virtuali. Hanno scritto di lui, Beatrice Menozzi, Secondo Malaguti, Chiara Serri, Giuseppe Berti, Edoardo Di Mauro. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2016 opera artisticamente nel suo atelier con esposizione permanente ad Albinea (RE).


In copertina particolare di “Vase of Flowers” (1916) by Odilon Redon

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