Vasilij Kandinskij: l’artista – di Costantino Piazza

Non essendo allineato ai concetti delle avanguardie russe, Vasilij Kandinskij (Mosca, 16 dicembre 1866 – Neuilly-sur-Seine, 13 dicembre 1944) aveva lasciato la Russia dopo la rivoluzione d’ottobre.
Pittore e grafico possedeva una personalità sensibile e analitica. Laureato in giurisprudenza, dopo un incarico alla Facoltà di Diritto, decide di abbandonare la carriera accademica e si trasferisce a Monaco di Baviera per studiare pittura e iniziare una lunga ricerca che lo porterà a realizzare le sue prime opere. 

Evolvendosi nella sua espressione, inizia ad analizzarla e mettere le basi alle sue componenti elementari che erano il punto, la linea, i colori e le tensioni. Le sue composizioni riflettono tutti gli eventi esterni che si susseguono nell’esistenza. Questi concetti li porterà avanti per tutta la vita arrivando a insegnarli alla Bauhaus in Germania e negli ultimi anni in Francia, dove si rifugia per non sottostare alla dittatura nazista. 

The singer, 1903

Vasilij Kandinskij

A mountain, 1909

Vasilij Kandinskij

Il suo lavoro di ricerca è instancabile, una continua sperimentazione. Il saggio studente di Diritto si immerge in una vita bohémienper poi ritornare logico e rigoroso nel realizzare trattati che saranno la base per i successivi sviluppi dell’arte del XX secolo. Celebre il suo saggio “Lo spirituale nell’arte” in cui raccoglie le sue opere teatrali, le poesie e vari scritti che mettono in evidenza tutta l’evoluzione del suo pensiero artistico in rapporto alla natura. 

Le sue opere sono simili a manifesti, una vera e propria grammatica alla ricerca di leggi che gli faranno raggiungere una dimensione che ricostituisce il contatto tra natura e arte. A Monaco conosce la sua prima compagna, anch’essa pittrice, Gabriele Münter (1877-1962), con la quale apre una scuola con l’obiettivo di introdurre le avanguardie francesi in una città finora molto tradizionalista. 

Nel 1910 realizza il suo primo acquerello astratto che diverrà il manifesto ufficiale del movimento Der Blaue Reiter (il cavaliere azzurro) che fonda insieme a Franz Marc di cui abbiamo parlato nel precedente articolo. È molto difficile focalizzare l’enorme lavoro svolto da Kandinskij, non solo sulla relazione che ha l’arte con la natura, ma i rapporti dei punti e delle linee, ad esempio I passi di danza. La relazione tra i colori e la musica e ancora i loro rapporti armonici con l’emotività e la spiritualità dell’anima. Cercherò di rendere meglio di questi concetti nel prossimo articolo.

The elephant, 1908

Vasilij Kandinskij

Improvisation 12 (Rider), 1910

Vasilij Kandinskij

Study for “Composition II”, 1910

Vasilij Kandinskij

Landscape with Church, 1913

Vasilij Kandinskij

Color Study: Squares with Concentric Circles, 1913

Vasilij Kandinskij

Troubled, 1917

Vasilij Kandinskij

White oval, 1919

Vasilij Kandinskij

Red Oval, 1920

Vasilij Kandinskij


Costantino Piazza (in arte Kostia) è nato a Palermo nel 1953. Nel 1966 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con importanti realtà delle arti figurative e della Cultura. Nel 1984 gli viene affidata la responsabilità delle attività culturali del Circolo “A. Gramsci”. L’anno successivo fonda il gruppo “Arteinsieme”, del quale sarà il presidente, realizzando mostre, convegni, dibattiti sull’arte ed altre iniziative culturali con l’intervento di personalità di primo piano tra I quali: Raffaele De Grada, Carlo Arturo Quintavale, Enzo Tiezzi, Luciana Castellina, Ludovico Geymonat, Gianni Minà, Concetto Pozzati, Vittorio Cavicchioni. Dal 1987 al 1995 svolge l’attività di grafico professionale e serigrafo. Ha esposto le sue opere in moltissime collettive e personali, fiere di settore. Ha realizzato copertine di libri, manifesti culturali per enti pubblici e associazioni e intervenuto in trasmissioni televisive di emittenti private. Nel 2006 apre la sua prima galleria “Artekostia” Nel 2009 è l’ideatore del progetto “Onlyart” che avrà all’attivo interessanti mostre e collaborazioni ad eventi. Nel 2010 apre un nuovo e più ampio spazio espositivo “Costantino Piazza Arte Contemporanea” con esposizioni di grande rilievo artistico e con la partecipazione di opere di artisti storicizzati. Cura, inoltre, un ciclo di 9 conferenze relazionate da docenti di Accademie nazionali e professionisti di settore. Nel 2011 partecipa alla mostra “In transito” a Marburg in Germania. Dal 2013 scrive articoli sull’arte, monografie su artisti storicizzati, critiche per giovani artisti, presenta eventi e reading poetici. Nel 2014 espone al centro congressi Princess Grace, ad Art fair Rotterdham e all’expo di Pesaro dove riceve il premio speciale della critica. Nel 2015 espone al Carrousel du Louvre di Parigi. Ha avuto recensioni in testate giornalistiche, riviste di settore sia cartacee che virtuali. Hanno scritto di lui, Beatrice Menozzi, Secondo Malaguti, Chiara Serri, Giuseppe Berti, Edoardo Di Mauro. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2016 opera artisticamente nel suo atelier con esposizione permanente ad Albinea (RE).


In copertina particolare di “Vase of Flowers” (1916) by Odilon Redon

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