DER BLAUE REITER – di Costantino Piazza

Un paio d’anni prima che si sciogliesse il gruppo Die Brücke, intorno ad una rivista denominata Der Blaue Reiter, nasce a Monaco un nuovo gruppo omonimo. Fondato da Vasilij Kandinskij e Franz Marc al quale si aggregarono molti artisti (Paul Klee, August Macke, Alexej von Jawlensky, Marianne von Werefkin, Gabriele Münter) che avevano combattuto con i dissidenti, i Fauves e i Cubisti parigini.
Le aspirazioni spirituali dei due gruppi, inizialmente, risultano quasi identiche ma il problema della forma viene affrontato diversamente a Monaco rispetto a Dresda. Mentre l’origine della corrente di Ernst Ludwig Kirchner è essenzialmente germanica e pratica un unico stile, al contrario, quella di Kandinskij non è determinato solo da artisti tedeschi ed è fortemente influenzato da correnti latine, quali il Fauvismo, il Cubismo e lo stesso Futurismo. Il suo stile quindi è meno espressionista.

Franz Marc dopo aver esitato tra Teologia e Pittura, si distingue per una pittura viva di colore con una mirabile linea compositiva in cui esprime poeticamente la sua concezione filosofica panteistica. La sua arte si identifica con l’anima in ogni creatura, in particolare nella rappresentazione di animali, inseriti in paesaggi cosmici che esprimono malinconica poesia. 

La prematura morte di Marc e anche di August Macke, entrambi caduti all’inizio della prima guerra mondiale, ha inflitto un duro colpo al Der Blaue Reiter già scosso dai tragici avvenimenti del 1914.
Il vero animatore del gruppo, di cui fu al tempo stesso il teorico, è stato Kandinskij, russo di origine ma da lungo tempo residente a Monaco di Baviera che aveva partecipato a tutti i movimenti avanguardisti. 

Kandinskij tratta i suoi quadri con la gamma coloristica dei Fauves e pratica una pittura impregnata di ricordi di giovinezza, di arte popolaresca e di icone dell’arte russo-bizantina. Utilizza un disegno dinamico che calca volentieri il nero dei contorni e conferisce alla pittura una mission spirituale sottraendola all’azione della realtà dell’oggetto. Sta per nascere la pittura Astratta sulla quale scriverà importantissimi trattati.

L’opera di Vasilij Kandinskij per l’innovazione dei contenuti merita un approfondimento che sarà oggetto di un prossimo articolo.

Der Blaue Reiter, 1909

Vasilij Kandinskij

Riding School, 1913

Franz Marc

In the Rain, 1912

Franz Marc

Le Chiffonnier, 1917

Marianne von Werefkin

Improvisation 19, 1911

Vasilij Kandinskij

Костёл Св. Анны в Вильне, 1913

Marianne von Werefkin

Blue mountain, 1908

Vasilij Kandinskij

The Tower of Blue Horses (sketch), 1912

Franz Marc

Ghost of a Genius, 1922

Paul Klee

Head in blue, 1912

Alexej von Jawlensky

Stillleben mit Madonna, 1911

Gabriele Münter

Paar in Interieur, 1917

Gabriele Münter

Terrace of the country house in St. Germain, 1914

August Macke


Costantino Piazza (in arte Kostia) è nato a Palermo nel 1953. Nel 1966 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con importanti realtà delle arti figurative e della Cultura. Nel 1984 gli viene affidata la responsabilità delle attività culturali del Circolo “A. Gramsci”. L’anno successivo fonda il gruppo “Arteinsieme”, del quale sarà il presidente, realizzando mostre, convegni, dibattiti sull’arte ed altre iniziative culturali con l’intervento di personalità di primo piano tra I quali: Raffaele De Grada, Carlo Arturo Quintavale, Enzo Tiezzi, Luciana Castellina, Ludovico Geymonat, Gianni Minà, Concetto Pozzati, Vittorio Cavicchioni. Dal 1987 al 1995 svolge l’attività di grafico professionale e serigrafo. Ha esposto le sue opere in moltissime collettive e personali, fiere di settore. Ha realizzato copertine di libri, manifesti culturali per enti pubblici e associazioni e intervenuto in trasmissioni televisive di emittenti private. Nel 2006 apre la sua prima galleria “Artekostia” Nel 2009 è l’ideatore del progetto “Onlyart” che avrà all’attivo interessanti mostre e collaborazioni ad eventi. Nel 2010 apre un nuovo e più ampio spazio espositivo “Costantino Piazza Arte Contemporanea” con esposizioni di grande rilievo artistico e con la partecipazione di opere di artisti storicizzati. Cura, inoltre, un ciclo di 9 conferenze relazionate da docenti di Accademie nazionali e professionisti di settore. Nel 2011 partecipa alla mostra “In transito” a Marburg in Germania. Dal 2013 scrive articoli sull’arte, monografie su artisti storicizzati, critiche per giovani artisti, presenta eventi e reading poetici. Nel 2014 espone al centro congressi Princess Grace, ad Art fair Rotterdham e all’expo di Pesaro dove riceve il premio speciale della critica. Nel 2015 espone al Carrousel du Louvre di Parigi. Ha avuto recensioni in testate giornalistiche, riviste di settore sia cartacee che virtuali. Hanno scritto di lui, Beatrice Menozzi, Secondo Malaguti, Chiara Serri, Giuseppe Berti, Edoardo Di Mauro. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2016 opera artisticamente nel suo atelier con esposizione permanente ad Albinea (RE).


In copertina particolare di “Vase of Flowers” (1916) by Odilon Redon

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