Paul Gauguin (seconda parte) – di Costantino Piazza

 Gauguin compie un primo viaggio in Bretagna. L’aspro paesaggio bretone insieme all’umile fede contadina dai costumi quasi medioevali lo ispirano. È affascinato da quei paesi arcaici e arretrati, primitivi e malinconici. Tornato a Parigi diventa amico di Vincent Van Gogh e si dedica alla ceramica. L’anno successivo insieme a Charles Laval, conosciuto a Pont-Aven, parte per un viaggio a Panama e in Martinica. Tornato a Pont-Aven fonda insieme Emile Bonnard il “Cloisonnisme” e il “Sintetismo” che influenzarono i “Nabis” e i “Fauves”. 

Queste nuove concettualità avevano tutti gli elementi essenziali ed alcuni caratteri fondamentali costitutivi della rappresentazione pittorica, che si basava sull’aspetto esterno delle forme naturali, sui sentimenti che i soggetti suscitavano nell’anima, la purezza estetica delle linee, colori e forme con campiture piatte, racchiuse entro il limite di un contorno, rifacendosi ad una antica tecnica medioevale utilizzata nelle vetrate gotiche.
Successivamente raggiunge Van Gogh ad Arles, ma la convivenza si conclude con un furioso litigio in cui il pittore olandese è preda di uno dei suoi primi attacchi di follia. 

Breton Woman, 1886

Paul Gauguin

Bathing in Front of the Port of Pont-Aven, 1886

Paul Gauguin

Gauguin ritorna prima in Bretagna e poi a Parigi, ma la nostalgia per i luoghi esotici, pieni di colori che ricordano la sua infanzia, lo convince a dare l’addio definitivo ai suoi familiari, vende una parte della sua collezione e parte per Tahiti. Fugge così da tutto ciò che è artificiale e convenzionale.
Entra nella sua verità, in simbiosi con la natura.

Nonostante vivesse in assoluta povertà dipinge le sue opere più belle, i suoi colori diventano più risonanti, il disegno splendidamente semplificato e più profonda è l’espressione della vita. Vive tra gli indigeni a Papeete, a contatto con la natura, scopre quel paradiso che porta dentro di sé come un’ossessione.
In quella luce limpidissima, la sua visione diventa più ampia, la linea si fa più sottile e decisa, il colore più schietto e ricco.

Washerwomen at Pont-Aven, 1886

Paul Gauguin

Caribbean Woman, or Female Nude with Sunflowers, 1889

Paul Gauguin

A man with axe, 1891

Paul Gauguin

Melancholic, 1891

Paul Gauguin

water (Haere Pape), 1892

Paul Gauguin

A seashore, 1887

Paul Gauguin

Self Portrait with the Yellow Christ, 1890

Paul Gauguin


Costantino Piazza (in arte Kostia) è nato a Palermo nel 1953. Nel 1966 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con importanti realtà delle arti figurative e della Cultura. Nel 1984 gli viene affidata la responsabilità delle attività culturali del Circolo “A. Gramsci”. L’anno successivo fonda il gruppo “Arteinsieme”, del quale sarà il presidente, realizzando mostre, convegni, dibattiti sull’arte ed altre iniziative culturali con l’intervento di personalità di primo piano tra I quali: Raffaele De Grada, Carlo Arturo Quintavale, Enzo Tiezzi, Luciana Castellina, Ludovico Geymonat, Gianni Minà, Concetto Pozzati, Vittorio Cavicchioni. Dal 1987 al 1995 svolge l’attività di grafico professionale e serigrafo. Ha esposto le sue opere in moltissime collettive e personali, fiere di settore. Ha realizzato copertine di libri, manifesti culturali per enti pubblici e associazioni e intervenuto in trasmissioni televisive di emittenti private. Nel 2006 apre la sua prima galleria “Artekostia” Nel 2009 è l’ideatore del progetto “Onlyart” che avrà all’attivo interessanti mostre e collaborazioni ad eventi. Nel 2010 apre un nuovo e più ampio spazio espositivo “Costantino Piazza Arte Contemporanea” con esposizioni di grande rilievo artistico e con la partecipazione di opere di artisti storicizzati. Cura, inoltre, un ciclo di 9 conferenze relazionate da docenti di Accademie nazionali e professionisti di settore. Nel 2011 partecipa alla mostra “In transito” a Marburg in Germania. Dal 2013 scrive articoli sull’arte, monografie su artisti storicizzati, critiche per giovani artisti, presenta eventi e reading poetici. Nel 2014 espone al centro congressi Princess Grace, ad Art fair Rotterdham e all’expo di Pesaro dove riceve il premio speciale della critica. Nel 2015 espone al Carrousel du Louvre di Parigi. Ha avuto recensioni in testate giornalistiche, riviste di settore sia cartacee che virtuali. Hanno scritto di lui, Beatrice Menozzi, Secondo Malaguti, Chiara Serri, Giuseppe Berti, Edoardo Di Mauro. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2016 opera artisticamente nel suo atelier con esposizione permanente ad Albinea (RE).


In copertina particolare di “Vase of Flowers” (1916) by Odilon Redon

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