Paul Gauguin (prima parte) – di Costantino Piazza

Gauguin (1848-1903) è l’artista che tra i Simbolisti ha lasciato maggiormente il segno nella Storia dell’Arte del suo tempo e anche oltre. Durante il suo percorso artistico viene accostato anche all’Impressionismo, al Postimpressionismo e all’Espressionismo anche se, ufficialmente, non aveva aderito a nessuna di queste correnti. 
Il suo è un viaggio verso le origini. La madre era creola di origini peruviane e il padre francese morto durante il viaggio che doveva portarlo in esilio a causa dei contrasti avuti con Napoleone terzo. 

Artista trasgressivo, vive l’infanzia in Perù, ritorna a Parigi ma la lascia per ricercare quell’ancestralità necessaria al suo temperamento di europeo desideroso di vivere come un primitivo per ricercare quella purezza che per lui era un paese d’acque limpide senza l’ombra di un uomo “civile”. Diceva di essere primitivo come un lupo e che la pittura era la più bella di tutte le arti. In essa, diceva, sono riunite tutte le emozioni. Guardando un quadro, chiunque può, grazie all’immaginazione, creare un romanzo. Un piccolo sforzo della memoria ed ecco che tutto torna istantaneamente. Un’arte completa che raccoglie e sublima tutte le altre. Come la musica agisce sui sensi, le pennellate armoniche corrispondono all’equilibrio dei suoni e in pittura si ottiene un’unità che la musica non può raggiungere. 

Landscape with Poplars, 1875

Paul Gauguin

La condizione di purezza è quella che egli ritiene necessaria per sviluppare una pittura nuovamente sacrale senza i filtri che la cultura europea frappone alla verità originaria. Il suo stile sintetico si anima di tonalità forti e calde e la ieraticità che i “Nabis” cercavano in Egitto o Bisanzio, cede il posto a quella delle statuarie indigene che divengono uno dei suoi soggetti preferiti. Gauguin ha bisogno di una fuga dalla civiltà per cercare la purezza sorgiva. Era un acuto intenditore d’arte e lavorando come mercante aveva raggiunto una floridezza economica e dedicava il suo tempo libero alla pittura. Sposa una ragazza danese che da lui avrà cinque figli, ma il demone della pittura si nasconde in lui: lascia l’impiego e si dedica totalmente all’Arte. Questa decisione “eroica” darà una svolta al suo avvenire, segnato da molte sventure. Conosce Pissarro che lo inizia alla scultura e lo introduce nel gruppo degli Impressionisti espone al Salon. Non riuscendo a vendere le sue opere, si impoverisce, la moglie con i figli torna in Danimarca. Vive un primo periodo drammatico che lo costringe a separarsi dalla famiglia ed abbandonare la condizione borghese.

Autumn Landscape (Farm and pond), 1877

Paul Gauguin

Suzanne Sewing – Study of a Nude, 1880

Paul Gauguin

Ingeborg Thaulow, 1883

Paul Gauguin

Stabble near Dieppe, 1885

Paul Gauguin

Madame Alexandre Kohler, 1887

Paul Gauguin

Jacob wrestling with the Angel, 1888

Paul Gauguin

Van Gogh Painting Sunflowers, 1888

Paul Gauguin


Costantino Piazza (in arte Kostia) è nato a Palermo nel 1953. Nel 1966 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con importanti realtà delle arti figurative e della Cultura. Nel 1984 gli viene affidata la responsabilità delle attività culturali del Circolo “A. Gramsci”. L’anno successivo fonda il gruppo “Arteinsieme”, del quale sarà il presidente, realizzando mostre, convegni, dibattiti sull’arte ed altre iniziative culturali con l’intervento di personalità di primo piano tra I quali: Raffaele De Grada, Carlo Arturo Quintavale, Enzo Tiezzi, Luciana Castellina, Ludovico Geymonat, Gianni Minà, Concetto Pozzati, Vittorio Cavicchioni. Dal 1987 al 1995 svolge l’attività di grafico professionale e serigrafo. Ha esposto le sue opere in moltissime collettive e personali, fiere di settore. Ha realizzato copertine di libri, manifesti culturali per enti pubblici e associazioni e intervenuto in trasmissioni televisive di emittenti private. Nel 2006 apre la sua prima galleria “Artekostia” Nel 2009 è l’ideatore del progetto “Onlyart” che avrà all’attivo interessanti mostre e collaborazioni ad eventi. Nel 2010 apre un nuovo e più ampio spazio espositivo “Costantino Piazza Arte Contemporanea” con esposizioni di grande rilievo artistico e con la partecipazione di opere di artisti storicizzati. Cura, inoltre, un ciclo di 9 conferenze relazionate da docenti di Accademie nazionali e professionisti di settore. Nel 2011 partecipa alla mostra “In transito” a Marburg in Germania. Dal 2013 scrive articoli sull’arte, monografie su artisti storicizzati, critiche per giovani artisti, presenta eventi e reading poetici. Nel 2014 espone al centro congressi Princess Grace, ad Art fair Rotterdham e all’expo di Pesaro dove riceve il premio speciale della critica. Nel 2015 espone al Carrousel du Louvre di Parigi. Ha avuto recensioni in testate giornalistiche, riviste di settore sia cartacee che virtuali. Hanno scritto di lui, Beatrice Menozzi, Secondo Malaguti, Chiara Serri, Giuseppe Berti, Edoardo Di Mauro. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2016 opera artisticamente nel suo atelier con esposizione permanente ad Albinea (RE).


In copertina particolare di “Vase of Flowers” (1916) by Odilon Redon

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