LEZIONI DI MUSICA

Tra i righi e gli spazi cerca il ritmo e la melodia mi dicevi fino allo sfinimento note come ossimori scomposti in mille possibilità di suoni che sette non sono ed io ti ascoltavo incantato e tu dirigevi le nostre lezioni di musica catarsi incompleta e giù a dire e giù a fare ritmo e melodia ripetevi cerca le note dagli abiti leggeri nei modi frigio lidio misolidio con i greci l’inizio d’ogni cosa affermavi senza esitazione ed io m’ammalavo delle antiche sequenze e disegnavo nell’aria il pentagramma delle variazioni mentre tu canticchiavi una fuga e poi al pianoforte con dita piccole e svelte ogni tuo gesto diventava un preludio fissato nella memoria tasto bianco tasto nero pieno e vuoto il silenzio è musica dicevi con pause lunghe per pregare ma io non pregavo ero lì in astinenza da Dio che a volte s’era distratto me lo confidavi sottovoce tu che lo conoscevi bene lo comprendevi era tuo fratello quello di lassù e tracciavi una croce sul petto salvavi l’umanità intera poca cosa dicevi e le nostre lezioni di musica diventavano lezioni d’estasi io abbagliato dalla tua santità e da Bach che si accomodava alla mensa dei poveri e ancora ritmo accordi terzine tempo scale settima di dominante in stato di grazia il tuo cuore con piccoli fori d’argilla e cenere sulla cenere per la musica avresti rotto il patto con Dio ma lui fu clemente e la tua agonia fu appena un battere e un levare.

[Scritto pubblicato sulla rivista LA MORTE PER ACQUA, 19 maggio 2021]


In copertina: Alsace or reading monk by Odilon Redon

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