NOI CITTADINI DI ORANO

Si sta su zattere
come i soldati nelle fortezze
indifferenti al sentire.
In città non più deserte
occhi attendono
condivisione e pietà.
Del comune destino di ieri
non c’è più traccia
ognuno farà
ciò che è chiamato a fare.

Le mani tese dei malati
nodosa speranza 
mendicano abbracci 
come uno scroscio d’acqua proibito.
In principio 
fummo esseri umani 
o qualcosa del genere.

©MimmaRapicano_2dicembre2020

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