I protagonisti dell’Impressionismo (prima parte) Édouard Manet e Claude Monet di Costantino Piazza

Gli Impressionisti furono gli artefici coraggiosi del cambiamento dell’immagine di Parigi, trasformando la “Ville Lumiere” in una capitale Romantica e dolcemente malinconica. Questi talentuosi e un po’ scapestrati artisti riuscirono a cambiare le regole della cultura accademica del tempo e scrissero una pagina importante della Storia dell’Arte. Giravano con i loro cavalletti di campagna e i pratici colori a tubetto, che non andavano mescolati ma semplicemente accostati alla tela. Con le loro contrapposizioni cromatiche non ben definite, quasi sfocate, davano spettacolarità, un senso di incompletezza e quindi solo un’impressione da cui deriva il nome della corrente.

I principali protagonisti sono stati: Édouard Manet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley, Camille Pissarro, Paul Cézanne e Jean-Frédéric Bazille. 

Le Déjeuner sur l’herbe, 1863

Édouard Manet (1832-1883)

Édouard Manet (1832-1883)
Nella nostra memoria figura come uno degli Impressionisti, ma in realtà era solo un loro riferimento. Anche se molto amico con diversi loro esponenti. Il suo ruolo era molto importante, si potrebbe considerare come il Cimabue o il Giotto dei Pittori Italiani del Rinascimento. Una guida, una fonte di ispirazione, un Maestro che era riuscito a stravolgere il panorama artistico dell’epoca. Però la sua pittura non coincideva con i canoni della corrente impressionista né in quelli delle nuove generazioni. Non usava i colori puri, non si riconosceva nei pittori di Barbizon che erano gli antenati della nuova corrente che dipingeva all’aperto. Non fu mai un paesaggista e lavorò esclusivamente in studio.

View of la tour de farges, 1857

Gustave Courbet (1819-1877)

Madonna with child, 1283 – 1284

Cimabue (1251-1302)

I suoi pittori di riferimento furono i realisti come Courbet e i grandi Maestri del passato; Raffaello, Tiziano, Goya e soprattutto Velasquez. Esponeva solo in sedi istituzionali e si rifiutò sempre di esporre nelle mostre degli Impressionisti, anche se si riuniva spesso con loro e cercasse sempre di sostenere I colleghi più giovani.

The Monet family in their garden at Argenteuil, 1874

Édouard Manet

Nel clima conformistico tradizionale, egli non fu un isolato nella Parigi che era in bilico tra due epoche, semmai ebbe il privilegio di rompere per primo gli schemi obsoleti e a provocare la rivoluzione. Con il suo quadro “Colazione sull’erba” risulta colui che ha dato il via all’Impressionismo e all’Arte Moderna. 

Claude Monet (1840-1926)
È sicuramente il più prolifico e coerente artista della corrente. La scuola non lo attraeva. Era un ragazzo indisciplinato e odiava obbedire alle regole che soffocavano la sua creatività. Inizia facendo le caricature di gente comune degli abitanti di Le Havre dove viveva. Le espose in una bottega diventando ben presto molto popolare perché’ creava ilarità tra coloro che ogni domenica si davano appuntamento davanti al negozio. Dopo questo piccolo successo personale, si trasferisce a Parigi dove conosce Courbet.

Impression, sunrise, 1872

Claude Monet

Peasant women planting stakes, 1891

Camille Pissarro (1830-1903)

Portrait of auguste Renoir, 1867

Jean-Frédéric Bazille (1841-1870)

A vent’anni viene chiamato alle armi, ma ammalandosi di tifo rientra in Francia, si iscrive all’accademia Cleyre e siccome, come abbiamo già detto, era allergico alle regole, andò a dipingere “en plein air” con gli Impressionisti. Strinse una lunga amicizia con Pissarro, Sisley, Bazille e Renoir con cui fondò il movimento. Era l’occhio di questa pittura, il suo era un processo miracoloso, un momento fondamentale della conoscenza.

La Storia dell’Arte occidentale aveva assunto la natura come punto di partenza e mai, con un nuovo modo di dipingere aveva costretto l’opera d’Arte a fare i conti con l’atto della visione. Monet più di tutti si applicò a trasformare questa facoltà umana per tutta la vita, sempre in cerca di poter trascrivere in chiave pittorica quello che la visione gli suggeriva, sperando di ottenere una specie di decodificazione della realtà.

Camille on the Beach at Trouville, 1870

Claude Monet

Ho volutamente abbinato in questa occasione questi due pittori che per assonanza si nome vengono spesso confusi, nonostante avessero caratteristiche diverse. Il tutto per una corretta divulgazione del loro genio artistico. Nel prossimo articolo analizzeremo gli altri artisti rappresentativi.

Le Déjeuner sur l’herbe, 1865-1866

Claude Monet


Costantino Piazza (in arte Kostia) è nato a Palermo nel 1953. Nel 1966 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con importanti realtà delle arti figurative e della Cultura. Nel 1984 gli viene affidata la responsabilità delle attività culturali del Circolo “A. Gramsci”. L’anno successivo fonda il gruppo “Arteinsieme”, del quale sarà il presidente, realizzando mostre, convegni, dibattiti sull’arte ed altre iniziative culturali con l’intervento di personalità di primo piano tra I quali: Raffaele De Grada, Carlo Arturo Quintavale, Enzo Tiezzi, Luciana Castellina, Ludovico Geymonat, Gianni Minà, Concetto Pozzati, Vittorio Cavicchioni. Dal 1987 al 1995 svolge l’attività di grafico professionale e serigrafo. Ha esposto le sue opere in moltissime collettive e personali, fiere di settore. Ha realizzato copertine di libri, manifesti culturali per enti pubblici e associazioni e intervenuto in trasmissioni televisive di emittenti private. Nel 2006 apre la sua prima galleria “Artekostia” Nel 2009 è l’ideatore del progetto “Onlyart” che avrà all’attivo interessanti mostre e collaborazioni ad eventi. Nel 2010 apre un nuovo e più ampio spazio espositivo “Costantino Piazza Arte Contemporanea” con esposizioni di grande rilievo artistico e con la partecipazione di opere di artisti storicizzati. Cura, inoltre, un ciclo di 9 conferenze relazionate da docenti di Accademie nazionali e professionisti di settore. Nel 2011 partecipa alla mostra “In transito” a Marburg in Germania. Dal 2013 scrive articoli sull’arte, monografie su artisti storicizzati, critiche per giovani artisti, presenta eventi e reading poetici. Nel 2014 espone al centro congressi Princess Grace, ad Art fair Rotterdham e all’expo di Pesaro dove riceve il premio speciale della critica. Nel 2015 espone al Carrousel du Louvre di Parigi. Ha avuto recensioni in testate giornalistiche, riviste di settore sia cartacee che virtuali. Hanno scritto di lui, Beatrice Menozzi, Secondo Malaguti, Chiara Serri, Giuseppe Berti, Edoardo Di Mauro. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2016 opera artisticamente nel suo atelier con esposizione permanente ad Albinea (RE).

In copertina particolare di “Vase of Flowers” (1916) by Odilon Redon

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