DESIDERI SIDERALI / Quinto giorno
Una casa vista mare, una casa sul mare, una casa circondata dal mare, una casa dentro il mare, un tappeto volante, una mongolfiera, un veliero, una navicella spaziale.
Sole, stelle, universo, gente in casa, gente in strada, sorrisi, abbracci, tutti sui balconi, tutti a cantare e suonare, sorrisi, abbracci, pianti, mani, saluti.
Come stai? Sto bene. Non mentire. Non dico bugie, forse, quasi… Ho un vuoto di memoria. Siamo tutti buoni, saremo capaci di resistere e non mollare?
Salvi tutti, tutti salvi, malati, medici, infermieri, chi lavora ancora, chi porta il cibo, cassiere, farmacisti, eroi, eroine, corsie. Italia, forza italiani, il meglio, sì il meglio, io, tu, noi, voi, loro, tutti.
Come stai? Sto bene. No, non mento, o forse sì, ma che importa. Io sono a casa, quelli lì fuori a vedersela male, e piango, per i medici e per gli infermieri, senza sosta, lavorano, cadranno, non mollate.
Io vorrei, sì vorrei, salvare vite, me ne sto a casa a pigiare tasti, chiacchiere sui social, balli, canti, racconti, poesie, parole, parole vuote, appiccicose, gommose, silenzio, facile resistere così. Io scrivo, leggo, lì fuori è l’inferno, nessuno ci crede. Complotti, americani, cinesi, russi, invasione, bugie, solo bugie. Destra, sinistra, centro, più, meno, forse è troppo, forse è poco, cazzo fate silenzio, qui si muore, giovani, anziani, quella cosa non fa differenza.
Non salvo vite, dovrei stare zitta, andare in letargo, tutti in letargo. Lode a voi, lode a loro, viva l’Italia, gli italiani brava gente, il meglio, sì diamo il meglio. Ci credo, devo crederci, è meglio sperare, un giorno in più, un nuovo giorno.
Eclissi, traiettoria, universo, stelle, sole, terra, respiro.
Fine.
©MimmaRapicano_2020