PARA–PA–ZUM / Nono giorno

Da novegiorni nessuno si degna di toccarmi, neanche un saluto o una spolveratina. Prima, prima di tutto questo almeno ci pensava Irina. Poi Irina è scappata al suo paese, ha fatto una bella corsa, neanche i soldi della settimana s’è presa.
Para–pa–zum.

Voi di casa, mi sentite? No, voi non riuscite a sentirmi… sniff… presi come siete dalle informazioni in tivvù. Tutto il giorno a guardare lo schermo del vostro cellulare, a digitare e a condividere chissà quali scemenze. Dovrei scriverci iooo sui social e dire a tutti i vostri amici la verità.
Para–pa–zum.

Fate gli intellettuali, i selfie con un libro in mano, seduti a piedi nudi sul divano o stesi sul tappeto come se accanto a voi ci fosse il mare. Io mai vi ho visto leggere, i libri prima li tenevate nel ripostiglio, scrivetelo, scrivetelo sui social dove stavano e a cosa servivano i libri in questa casa, prima, prima di tutto questo.
Para–pa–zum.

Da novegiorni, io per voi non esisto più! E alla mia di solitudine chi ci pensa?
E che credete… sniff.. che io un’anima non ce lo possiedo?
Ora ve ne state sul balcone, è quello il posto più importante della casa, prima neanche ci andavate sul balcone, non era chic. Il balcone stava sempre chiuso, solo la Irina ci lavava il pavimento una volta la settimana. Da novegiorni, invece, è il vostro salotto, tirato a lucido per le dirette facebook coi vostri amici.
Para–pa–zum.

Da novegiorni neanche il postino o i ragazzi della pubblicità… nessuno a dimostrarmi un poco di riguardo, tutti spariti… sniff.
Gli altri sparsi nel condominio non stanno certo meglio di me.
Para–pa–zum.

A Gennarino del primo piano è capitato il vecchio ferroviere, un tipo scontroso assai che in preda a chissà quale furia lo ha staccato dal muro, neanche il funerale gli abbiamo potuto fare, pure i preti sono scappati… sniff.
E poi ci sta Pasquale, poverino, lui vive con una famiglia cinese. Non ha mai risposto a nessuno, lui alla solitudine ci è abituato, dice che lo tengono chiuso dentro un mobiletto. Che tristezza… sniff.
I figli della signora del secondo piano, invece, utilizzano Giannino per darsi mazzate tutto il giorno. Degli altri non ho notizie… sniff, che dramma il nostro.
Para–pa–zum.

Ehilà, di casa mi sentite? Almeno una carezza, un’attenzione, che so io, fate qualcosa…, sono un umile citofono ma ho un cuore anch’io sapete? … sniff.
Il mio cuore tutto il giorno fa para–pa–zum… para–pa–zum… mi sentite?

©MimmaRapicano_2020

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