OTTOBRE

È il nove di ottobre dell’anno vecchio della nuova peste che tutti chiamano epidemia da virus. Piccolo piccolo piccolo si insinua nella bocca e poi va giù giù giù e organizza una festa a sorpresa. 
Ma oggi è il nove di ottobre, uccellini cinguettano, a loro del virus non importa un ramo secco. 
È il nove di ottobre, mattina, sveglia alle cinque, dopo il caffè ho iniziato a disegnare. Arrivano loro. Mi guardano, hanno un solo occhio. Uno ci basta, dicono, e stanno fermi. Ancora, chiedono, ancora… E io non comprendo quell’ancora bisbigliato. 
È il nove di ottobre, poi verrà il diciassette e il ventotto. Giorni decisivi appena due anni fa. Ancora…. Ancora…. Ancora…. Non ho altra scelta, continuo a disegnare fino a domani.

©MimmaRapicano_9ottobre2020

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