Altri movimenti durante e dopo l’Impressionismo – di Costantino Piazza

NEOIMPRESSIONISMO
Nel 1884 la “Societè des artist indipendents” organizza una esposizione di artisti che rivendicano una loro indipendenza nella loro espressione.
Nasce il “Salon des Indipendents” che è caratterizzato dal fatto che non esiste una giuria e neanche un premio. Queste mostre avranno cadenza annuale e parteciperanno tutti I più grandi artisti del momento. Sarà presieduta da Odilon Redon e composta da Signac, Seurat, Henri-Edmond Cross e altri ancora. 
Le opere dei Neoimpressionisti tendevano a dare la massima luminosità ai colori attraverso una mescolanza ottica e non dei colori, si basavano sull’irradiamento, sul contrasto e la degradazione. Il tocco veniva scelto in base alla dimensione dell’opera e come nei canoni dell’Impressionismo, il pittore doveva puntare all’emozione ottica e non a quella soggettiva. Il tutto costituiva la tecnica della “Divisione”, che dava benefici al colore, alla luminosità e all’armonia, a differenza dei “Puntinisti” che difettavano di equilibrio e contrasto.

La baia dell’annunciata

Henri-Edmond Cross

The Druidess, 1893

Odilon Redon

Cipressi a Cagnes, 1910

Henri-Edmond Cross

IL PUNTINISMO
Pur conservando il Romanticismo degli Impressionisti, Il “Puntinismo”  applicava le scoperte della percezione visiva e le tecniche del colore con un metodo che richiedeva massima precisione. A differenza degli Impressionisti, le composizioni erano statiche, fredde, artificiali. Erano opere realizzate in studio e non all’aperto. I più noti esponenti del puntinismo furono Paul Signac e principalmente George Seurat che collaborarono insieme per ottenere quel rapporto tra Scienza e Arte che darà vita al Neoimpressionismo. La caratteristica principale di questo movimento è la scomposizione dei colori in piccoli punti che oggi potrebbero essere paragonati ai Pixels. Non a caso il Puntinismo nasce nel periodo in cui era, stata scoperta la Fotografia che aveva influenzato anche questo movimento. Per un breve periodo, si avvicinarono a questa tecnica anche artisti come Pissarro, Matisse e perfino Van Gogh. Successivamente influenzò anche alcuni Futuristi.

Blessing of the Tuna Fleet at Groix, 1923

Paul Signac

Young Woman Powdering Herself, 1889

Georges Seurat

Jeunes Provençales au puits, 1892

Paul Signac

La Seine à La Grande Jatte, 1884

Georges Seurat

IL SIMBOLISMO
È una corrente artistica in contrapposizione all’Impressionismo e al Realismo. Un nuovo linguaggio espressivo con l’uso di immagini per manifestare emozioni. Gli esponenti più rappresentativi sono stati Gustave Moreau, Odilon Redon e Pierre Puvis de Chavannes, anche se il massimo della sua espressione si raggiunge nelle opere di Paul Gauguin.
Possono essere considerati, in parte, Simbolisti anche Edward Munch e Vincent Van Gogh. Il simbolismo coglie la realtà interiore in maniera suggestiva, profonda ed evocativa, mettendo in allarme I Realisti che considerano le loro opere senza significato, perché troppo sintetiche, idealiste, soggettive e tendenti al decorativismo. Invece erano opere di alta spiritualità, con analogie molto interessanti ed enigmatiche nei contenuti. Il Simbolismo si diffonde in tutta Europa con configurazioni diverse.

Self Portrait, 1880

Odilon Redon

The Apparition, 1876

Gustave Moreau

Le arti e le muse, tra il 1884 e il 1889

Pierre Puvis de Chavannes

Jupiter and Semele, 1889 – 1895

Gustave Moreau

La Speranza, 1872

Pierre Puvis de Chavannes

Ulivi con le Alpilles sullo sfondo, 1889

Vincent Van Gogh

Inger sulla spiaggia, 1889

Edvard Munch

Sera sul viale Karl Johan, 1892

Edvard Munch


Costantino Piazza (in arte Kostia) è nato a Palermo nel 1953. Nel 1966 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con importanti realtà delle arti figurative e della Cultura. Nel 1984 gli viene affidata la responsabilità delle attività culturali del Circolo “A. Gramsci”. L’anno successivo fonda il gruppo “Arteinsieme”, del quale sarà il presidente, realizzando mostre, convegni, dibattiti sull’arte ed altre iniziative culturali con l’intervento di personalità di primo piano tra I quali: Raffaele De Grada, Carlo Arturo Quintavale, Enzo Tiezzi, Luciana Castellina, Ludovico Geymonat, Gianni Minà, Concetto Pozzati, Vittorio Cavicchioni. Dal 1987 al 1995 svolge l’attività di grafico professionale e serigrafo. Ha esposto le sue opere in moltissime collettive e personali, fiere di settore. Ha realizzato copertine di libri, manifesti culturali per enti pubblici e associazioni e intervenuto in trasmissioni televisive di emittenti private. Nel 2006 apre la sua prima galleria “Artekostia” Nel 2009 è l’ideatore del progetto “Onlyart” che avrà all’attivo interessanti mostre e collaborazioni ad eventi. Nel 2010 apre un nuovo e più ampio spazio espositivo “Costantino Piazza Arte Contemporanea” con esposizioni di grande rilievo artistico e con la partecipazione di opere di artisti storicizzati. Cura, inoltre, un ciclo di 9 conferenze relazionate da docenti di Accademie nazionali e professionisti di settore. Nel 2011 partecipa alla mostra “In transito” a Marburg in Germania. Dal 2013 scrive articoli sull’arte, monografie su artisti storicizzati, critiche per giovani artisti, presenta eventi e reading poetici. Nel 2014 espone al centro congressi Princess Grace, ad Art fair Rotterdham e all’expo di Pesaro dove riceve il premio speciale della critica. Nel 2015 espone al Carrousel du Louvre di Parigi. Ha avuto recensioni in testate giornalistiche, riviste di settore sia cartacee che virtuali. Hanno scritto di lui, Beatrice Menozzi, Secondo Malaguti, Chiara Serri, Giuseppe Berti, Edoardo Di Mauro. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2016 opera artisticamente nel suo atelier con esposizione permanente ad Albinea (RE).


In copertina particolare di “Vase of Flowers” (1916) by Odilon Redon

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