UNFORTUNATELY

Unfortunately le era piaciuto fin da subito per il nome che non riusciva a pronunciare. Innamorata di un suono che le si era appiccicato alle labbra. Lui era nuovo e diverso. I suoi gesti, non le ricordavano nulla di uguale. La diversità come principio di tutte le cose.

Lei, ventre grosso e riccioli d’intesa, aveva cercato l’eternità in un morso. Lui, occhi gualciti, respirava la vita per inerzia. S’amarono di un amore uggioso, pieno d’insidie. Insieme scoprirono il peccato e le sue infinite prossimità.

Ti prego, devi ascoltarmi, piagnucolava mentre lo rincorreva. Unfortunately non le dava più retta, camminava a piedi nudi, passo veloce. L’alta sterpaglia ai bordi del sentiero li cingeva in un rugoso abbraccio. Non pioveva da un anno. Lui vi lanciò il mozzicone della sigaretta. 

Attento, prenderà fuoco e dopo daranno la colpa a me. Da queste parti le colpe sono sempre mie. Unfortunately, ti prego, dammi un’altra possibilità

Lui non l’ascoltava e con ampie falcate proseguiva senza voltarsi. La distanza tra loro aumentava. Lei lo seguiva, trascinando a fatica il corpo e la colpa.

Arrivati alla spiaggia Unfortunately si tolse i pantaloni e la maglietta. Guardava il mare e le onde che sul bagnasciuga palpitavano di spuma bianchissima. Le mutande slabbrate gli pendevano sui fianchi stretti. Da settimane nella sua bocca cibo non ne entrava, solo whisky e tabacco. Pochi passi ancora poi dannazione e perdono.

Lei s’era fermata su una duna, andare oltre non poteva. Gli occhi fissi sui fianchi di lui. Questa volta lo avrebbero assolto. Fu il pensiero di lei. Pensava molte cose la donna, meno le più sensate. L’amor mundi li aveva condannanti. Loro, creature nate in un giorno senza gloria, ultimi di una stirpe estinta. 

Unfortunately si tuffò. Il mare lo inghiottì senza un addio.Qual è il titolo della nostra canzone? Unfortunately, amore mio, Unfortunately.

©MimmaRapicano_2020


Racconto pubblicato dalla rivista Mirino lit-blog