La “Scuola di New York” di Costantino Piazza

Con l’avvento dell’Arte Moderna, alla fine dell’Ottocento, di tanto in tanto qualche artista vuole “distruggere” la pittura tradizionale e mandare in frantumi l’idea di cosa sia un dipinto, attraverso una nuova elaborazione, una inedita estetica astratta per proporre un linguaggio visivo rivoluzionario interpretato con caratteri e accenti diversi. 

Nel 1945, dopo la fine dell’ultimo confitto mondiale, addirittura una generazione di artisti tra i 30 e i 40 anni vogliono rivendicare una più aperta libertà creativa e aderiscono ad una nuova corrente denominata “Scuola di New York”

New York

Rivendicavano un distacco dai modelli americani in voga e con molta determinazione esprimevano la volontà di uscire da un radicato provincialismo rivolgendosi a più nuove esperienze europee che rappresentavano una sintesi originale delle più importanti tendenze moderniste. Gli artisti di quella scuola concepivano la composizione come scrittura e segno e questa corrente fu definita “Espressionismo astratto”. 

Leo Castelli 1907 -1999

Questi protagonisti esposero insieme nel 1951 in una grande mostra organizzata, a New York, dal gallerista Leo Castelli. Fu così che negli anni cinquanta la capitale dell’Arte si spostò definitivamente da Parigi a New York e nacque un nuovo astrattismo di matrice americana che raggiunse il suo apice e si è protratto per tutto il decennio. 

Per la prima volta il baricentro si spostava fuori dall’Europa e New York fu eletta a città faro, anche grazie ad artisti emigrati oltre oceano che fuggivano dalle dittature. Infatti tre dei massimi esponenti non sono americani: il russo Mark Rothko, l’olandese Willem de Kooning e l’armeno Arshile Gorky

A causa di ciò, in questo momento artistico, intervenne finanche la CIA finanziando e incoraggiando le forme più estreme dell’Arte americana, poiché aveva intuito il pericolo di una egemonia comunista sulla cultura. 

La Scuola di New York fu intesa come esempio di libertà, il suo slogan il sistema delle gallerie, in funzione ancora adesso, anche se in piena crisi perché incapace di rinnovarsi laddove necessitano nuove modalità per produrre Arte. 

Dal 1960 la corrente perse di impatto e anche influenza sui tempi, ma fu la scintilla che accese altri movimenti e correnti che dettero vita a nuovi rappresentanti della Storia dell’Arte che successivamente hanno contribuito a dare una visione più completa e chiara dell’Arte del ventesimo secolo, per una maggiore comprensione di quanto viene proposto oggi.

Mark Rothko 1903 – 1970

Mark Rothko

Mark Rothko

Willem de Kooning 1904 – 1997

Willem de Kooning

Willem de Kooning

Arshile Gorky

Arshile Gorky 1904 – 1948

Arshile Gorky


Costantino Piazza (in arte Kostia) è nato a Palermo nel 1953. Nel 1966 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con importanti realtà delle arti figurative e della Cultura. Nel 1984 gli viene affidata la responsabilità delle attività culturali del Circolo “A. Gramsci”. L’anno successivo fonda il gruppo “Arteinsieme”, del quale sarà il presidente, realizzando mostre, convegni, dibattiti sull’arte ed altre iniziative culturali con l’intervento di personalità di primo piano tra I quali: Raffaele De Grada, Carlo Arturo Quintavale, Enzo Tiezzi, Luciana Castellina, Ludovico Geymonat, Gianni Minà, Concetto Pozzati, Vittorio Cavicchioni. Dal 1987 al 1995 svolge l’attività di grafico professionale e serigrafo. Ha esposto le sue opere in moltissime collettive e personali, fiere di settore. Ha realizzato copertine di libri, manifesti culturali per enti pubblici e associazioni e intervenuto in trasmissioni televisive di emittenti private. Nel 2006 apre la sua prima galleria “Artekostia” Nel 2009 è l’ideatore del progetto “Onlyart” che avrà all’attivo interessanti mostre e collaborazioni ad eventi. Nel 2010 apre un nuovo e più ampio spazio espositivo “Costantino Piazza Arte Contemporanea” con esposizioni di grande rilievo artistico e con la partecipazione di opere di artisti storicizzati. Cura, inoltre, un ciclo di 9 conferenze relazionate da docenti di Accademie nazionali e professionisti di settore. Nel 2011 partecipa alla mostra “In transito” a Marburg in Germania. Dal 2013 scrive articoli sull’arte, monografie su artisti storicizzati, critiche per giovani artisti, presenta eventi e reading poetici. Nel 2014 espone al centro congressi Princess Grace, ad Art fair Rotterdham e all’expo di Pesaro dove riceve il premio speciale della critica. Nel 2015 espone al Carrousel du Louvre di Parigi. Ha avuto recensioni in testate giornalistiche, riviste di settore sia cartacee che virtuali. Hanno scritto di lui, Beatrice Menozzi, Secondo Malaguti, Chiara Serri, Giuseppe Berti, Edoardo Di Mauro. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2016 opera artisticamente nel suo atelier con esposizione permanente ad Albinea (RE).

In copertina particolare di “And Over There, the Astral Idol, the Apotheosis” (1891) by Odilon Redon

12 Comments

  1. meraviglioso ed esaustivo articolo Costantino è grande conoscitore e fautore dell’arte moderna. Bello molto intetessante

  2. Interessante sintesi di un periodo storico/artistico altrettanto interessante, sviluppata in modo chiaro e diretto dal Maestro Costantino Piazza.

    1. Grazie Alessandra, sempre gentilissima nel seguire l’evoluzione dei miei percorsi culturali.🙏🤗

    2. Grazie Mario, sempre gratificante ricevere un apprezzamento da un collega, oltretutto molto simpatico come te😉🤗🎨

  3. Molto utile ed interessante prendere atto della provenienza di un linguaggio artistico contemporaneo, denso e appassionato come quello di Costantino Piazza.
    Grazie.

    1. Grazie Tiziana per essere presente a commentare con l’acutezza e la competenza, che ti contraddistingue.🙏🤗

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