L’Espressionismo – di Costantino Piazza
L’Espressionismo, a differenza dell’Impressionismo, libera il disegno e il colore dagli obblighi della fedeltà al visibile per farne i tramiti di puri flussi di emozioni. Questo movimento si diffuse nel primo ventennio del Novecento e varie le correnti che si svilupparono in tutta Europa, come il gruppo Die Brücke (“Ponte”) formato da artisti come Ernst Ludwig Kirchner, Emil Nolde, Oskar Kokoschka e il gruppo Der Blaue Reiter (Il cavaliere azzurro o Il cavaliere blu) con Vasilij Kandinskij, Paul Klee, Franz Marc e altri.
Contemporaneamente Antoni Gaudí reinventava la natura con una visionarietà rispondente al flusso emotivo, dando vita alle decorazioni del lussureggiante Parco Güell di Barcellona.
Verso l’alto (Empor), 1929
Vasilij Kandinskij
Senecio, 1922
Paul Klee
Cavalli blu, 1911
Franz Marc
Nella Secessione di Berlino, intanto, Edvard Munch presenta il Fregio della vita (una serie di quadri sul tema dell’amore) e a Parigi un gruppo di giovani artisti propongono una pittura totalmente nuova, tra i quali spiccano Henri Matisse, André Derain, Kees van Dongen e Raoul Dufy che si concentrano sulla sensazione immediata, rapida, emotivamente diretta, creando uno “choc poetico”, un senso di sintesi anche nei paesaggi e nella figurazione con una ricerca del suggestivo attraverso il colore.
Seme dell’amore (con i dipinti: Notte stellata, Rosso e bianco, Occhi negli occhi, Danza sulla spiaggia, Il bacio, Madonna)
Edvard Munch
Female Artist, 1910
Ernst Ludwig Kirchner
Crocifissione, 1912
Emil Nolde
In Belgio, invece, James Ensor, che era principalmente un musicista, realizzava L’entrata di Cristo a Bruxelles. Un’opera monumentale attraverso una pittura corsiva di acre valore simbolico, ferocemente antiborghese, basata su una figurazione concitata intrisa di pathos.
L’entrata di Cristo a Bruxelles (1888-89)
James Ensor
Ensor da molti è considerato il padre dell’espressionismo, anche se va precisato che queste concettualità vengono da lontano ed erano già applicate da El Greco (pseudonimo di Domínikos Theotokópoulos) e che il suo raggio di azione, molto più vasto, indicherà per molto tempo nuovi orizzonti di ricerca verso un regno dello spirito. Un forte canto, vedremo, ascolteranno molti artisti e gruppi che si alterneranno successivamente nella Storia dell’Arte.
“Pensavo poco alle case e agli alberi, con la spatola spalmavo strisce e macchie di colore sulla tela e le facevo cantare il più forte possibile. Nelle mie orecchie risuonava quell’ora fatale a Mosca, davanti ai miei occhi vedevo i colori forti e intenso dell’atmosfera di Monaco e il profondo tuono delle sue ombre”
Vassilij Kandinskij
Albert Ehrenstein, 1914
Oskar Kokoschka
Macchia rossa II, 1921
Vasilij Kandinskij
Parco Güell di Barcellona
Antoni Gaudí
Parco Güell di Barcellona
Antoni Gaudí
Costantino Piazza (in arte Kostia) è nato a Palermo nel 1953. Nel 1966 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con importanti realtà delle arti figurative e della Cultura. Nel 1984 gli viene affidata la responsabilità delle attività culturali del Circolo “A. Gramsci”. L’anno successivo fonda il gruppo “Arteinsieme”, del quale sarà il presidente, realizzando mostre, convegni, dibattiti sull’arte ed altre iniziative culturali con l’intervento di personalità di primo piano tra I quali: Raffaele De Grada, Carlo Arturo Quintavale, Enzo Tiezzi, Luciana Castellina, Ludovico Geymonat, Gianni Minà, Concetto Pozzati, Vittorio Cavicchioni. Dal 1987 al 1995 svolge l’attività di grafico professionale e serigrafo. Ha esposto le sue opere in moltissime collettive e personali, fiere di settore. Ha realizzato copertine di libri, manifesti culturali per enti pubblici e associazioni e intervenuto in trasmissioni televisive di emittenti private. Nel 2006 apre la sua prima galleria “Artekostia” Nel 2009 è l’ideatore del progetto “Onlyart” che avrà all’attivo interessanti mostre e collaborazioni ad eventi. Nel 2010 apre un nuovo e più ampio spazio espositivo “Costantino Piazza Arte Contemporanea” con esposizioni di grande rilievo artistico e con la partecipazione di opere di artisti storicizzati. Cura, inoltre, un ciclo di 9 conferenze relazionate da docenti di Accademie nazionali e professionisti di settore. Nel 2011 partecipa alla mostra “In transito” a Marburg in Germania. Dal 2013 scrive articoli sull’arte, monografie su artisti storicizzati, critiche per giovani artisti, presenta eventi e reading poetici. Nel 2014 espone al centro congressi Princess Grace, ad Art fair Rotterdham e all’expo di Pesaro dove riceve il premio speciale della critica. Nel 2015 espone al Carrousel du Louvre di Parigi. Ha avuto recensioni in testate giornalistiche, riviste di settore sia cartacee che virtuali. Hanno scritto di lui, Beatrice Menozzi, Secondo Malaguti, Chiara Serri, Giuseppe Berti, Edoardo Di Mauro. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2016 opera artisticamente nel suo atelier con esposizione permanente ad Albinea (RE).